mercoledì 26 agosto 2015

Finché suocera non vi separi: suocere e pedagogia


Nei mesi scorsi è uscito Finché suocera non vi separi di Michela Foti e Annalisa Amadesi (Giraldi Editore), un libro divertente e intrigante, ma anche profondo e riflessivo, per il quale ho avuto il piacere di scrivere alcune considerazioni educative contenute nel paragrafo Suocere e pedagogia.

“Alla nascita del primo figlio, la relazione suocera/nuora si modifica, in quanto a cambiare sono, fondamentalmente, i ruoli rivestiti da entrambe: la nuora, pur continuando ad essere figlia e moglie, diventa madre; la suocera, pur continuando ad essere mamma, diventa per la prima volta nonna.

Sono due ruoli nuovi per entrambe, ancora tutti da scoprire e da sperimentare, che offrono spunti e possibilità, anche se l’entusiasmo e l’euforia rischiano a volte di giocare brutti scherzi. (…)

Entrambe le parti, nonni e genitori, attraversano una fase di apprendimento che li porta a sperimentale nuovi ruoli e a trovare una propria linea educativa: i genitori quella di genitori, i nonni quella di nonni. Entrambe le parti hanno una propria funzione educativa, che dove necessariamente poter contare su alcune similarità (pena discutere su tutto), ma che presenterà inevitabilmente anche delle differenze. I nonni, infatti, sono per definizione più permissivi… della serie: i genitori stabiliscono le regole e i nonni si alleano con i nipotini per infrangerle! (...)

Come trasformare le incomprensioni educative in qualcosa che possa essere vissuto bene da nonni e genitori e in cui questo rapporto possa essere funzionale per entrambe le parti? Ad esempio definendo la regola di base (compito riservato ai genitori) e la famosa eccezione alla regola (propensione naturale dei nonni). (...)

In questo modo le diverse abitudini rappresenteranno sfumature educative e non “attentati” all’autorità genitoriale e il rapporto nuora-suocere potrà mettere da parte le discordie e concentrarsi sulle reciproche positività”. 

Il paragrafo completo Suocere e pedagogia é contenuto all’interno del libro Finché suocera non vi separi di Foti M. e Amadesi A. (Giraldi Editore).

lunedì 24 agosto 2015

Folgaria Notizie parla di Famiglia no stress


Camilla Targher ha presentato lunedì 17 agosto il suo ultimo libro Famiglia no stress presso la Sala Civica della Casa della Cultura di Folgaria (TN).

Nel pomeriggio ha illustrato ai partecipanti alcune situazioni che ci troviamo ad affrontare nella quotidianità ed ha spiegato come superarle al meglio, evitando lo stress e mantenendo un rapporto di comunicazione, fiducia, rispetto, ma soprattutto gioioso con il partner, i figli e tutta la famiglia.

Un libro ricco di informazioni interessanti, di situazioni tipiche e suggerimenti, e completato con alcuni accorgimenti ed esercizi che aiuteranno sicuramente il lettore non solo ad avere rapporti più sereni, ma anche ad avere una vita più allegra e soddisfacente.


Resp. Ufficio Stampa
Comune di Folgaria

giovedì 6 agosto 2015

Famiglia no stress è su Romagna Mamma



Un modello che esiste solo nei sogni e nelle illusioni, lasciando spazio il più delle volte, se non sempre, alla famiglia De Normalis. Quella dove i figli da piccoli non dormono la notte e da adolescenti ci fanno penare, dove il mutuo da pagare è salato e il lavoro non c’è, dove i litigi di coppia sono all’ordine del giorno e i panni da stirare pure.


Camilla, abbandonare la visione idilliaca della famiglia a favore di un sano realismo è già un primo passo per accettare e decidere di affrontare lo stress?

Oggi, forse, le famiglie sono più stressate di un tempo: perché?

La coppia, in questa frenesia ai limiti dell’impossibile, che parte gioca?

Usando strumenti di questo tipo, come molti degli esercizi descritti nel libro indicano, alla fine serve a recuperare quel romanticismo perduto?

Non tutto è perduto, dunque, anche quando sembra perduto?

In questo senso, la condivisione delle proprie pena con altre famiglie è utile?

Il concetto di empatia, di cui poco si parla, è invece centrale nell’approccio allo stress che il libro propone: che cosa significa?

Non capirsi, tra partner, scatena inoltre crisi che a un certo punto paiono irreparabili: il tradimento, sebbene continui a essere una delle cause delle separazioni, è spesso una conseguenza della crisi. In che modo?

In fin dei conti, i figli uniscono o allontanano?

L'intervista completa di Silvia Manzani a Camilla Targher su Romagna Mamma a questo link: