venerdì 25 febbraio 2011

Tutte donne (tranne il Capo) alla Msc

Ho appena letto un simpatico articolo in cui veniva riportata l’esperienza di Herr René Mägli: nel suo ufficio sono tutte signore, anzi Lady, come le chiama lui. O meglio, tutte tranne lui: 89 donne e un solo uomo, il capo! Un caso senz’altro unico in Svizzera, ma anche in Europa e probabilmente al mondo.
La direzione della compagnia di navigazione Msc da Basilea governa un'impresa di 50 mila dipendenti e una flotta di transatlantici da crociera e grandi navi container. Mägli, 60 anni, assume donne semplicemente perché secondo lui sono meglio degli uomini: dimostrano un migliore spirito di squadra, lavorano meglio in team, non sono preda della competitività, non vogliono dimostrare sempre a tutti i costi la loro superiorità. Ma soprattutto lavorano per l'azienda, non per il proprio ego.
Mägli non ha un ufficio privato e nemmeno una segretaria personale, ma preferisce lavorare in una grande sala open space assieme a tutte le impiegate e se qualcuna ha delle difficoltà può chiedergli un consiglio in modo diretto. Una gestione in parte discutibile, perché in questo modo, pur avendo una squadra unicamente composta da donne, l’unico che abbia veramente potere decisionale, verrebbe da dire, è proprio lui.
In ogni caso bisogna prendere atto che dal 2005 ad oggi la Msc, grazie al suo team al femminile, ha aumentato il fatturato tra il 20 e il 25% all'anno. Fra l’altro Mägli non considera un problema i periodi di assenza per maternità, dopo il quale lascia che sia la dipendente a scegliere in che percentuale vuole dividersi tra lavoro e la famiglia, senza ansie né conflitti.

«Io non sono un benefattore, non sono un innovatore, sono solo un uomo d'affari che bada ai suoi conti, e scelgo i migliori, anzi le migliori», commenta Mägli con autoironia. Non è un caso che siano sempre meno gli uomini che si candidano per la Msc…

martedì 8 febbraio 2011

Lo sterile spamming di CV

Scrivere un curriculum è facile. Scrivere un buon curriculum è un po’ meno semplice e richiede impegno e attenzione. Per non incorrere in errori grossolani (vedi post precedente) che rischiano di precludervi occasioni e possibilità, meglio seguire qualche regola pratica ma indispensabile, affinché il vostro curriculum non sia semplicemente uno sterile ed impreciso elenco di cose che più o meno avete fatto sino ad oggi, bensì un’arma vincente per attirare e conquistare l’attenzione di chi potrebbe offrirvi quel fantastico posto di lavoro che sognate da tempo.
Un biglietto da visita che catturi l’attenzione e la curiosità del selezionatore e che comunichi che siete proprio voi la persona da chiamare. L’obiettivo è infatti proprio quello di far emergere il proprio profilo fra le decine, centinaia (migliaia?) di altre candidature. Perché chi ti legge dovrebbe chiamarti? Cosa hai tu in più o di migliore rispetto a tutti gli altri?
Un aspetto che viene spesso sottovalutato ma che non sarebbe assolutamente da sottovalutare è il fatto di conoscere le esigenze dell’azienda alla quale mandate il vostro CV e possibilmente anche le caratteristiche del profilo ricercato. In questo modo sarete in grado di personalizzarlo, evidenziando quelle caratteristiche e quelle esperienze che più sono in linea con la figura ricercata (per esempio, se vi candidate per una posizione che ricede la conoscenza delle lingue straniere, darete ampia visibilità alle esperienze maturate all’estero, mentre se vi candidate per una posizione che richiede l’uso esclusivo della lingua italiana, diventerebbe superfluo elencare quella vacanza studio della durata di 3 giorni e mezzo che avete fatto quando eravate alle medie…).
Tenete quindi sempre presente la pertinenza del vostro profilo rispetto alle esigenze aziendali ed evitate di spammare il vostro CV in un’unica versione a tutte le aziende del globo! Porta molti più risultati scegliere poche aziende da contattare e per ognuna “tarare” diversamente il proprio curriculum, quindi non pensiate di fare prima a trovare lavoro candidandovi in modo generico ovunque: non porterebbe a nulla.
Evitate anche di proporvi per due posizioni diverse all’interno della stessa azienda. Dovete convincere il selezionatore a vedervi come LA soluzione a quella determinata esigenza, perchè avete le competenze e la motivazione necessaria, perché siete perfetti per quella mansione. Candidarsi a più ruoli (o peggio ancora arrivare a colloquio e dire: va bene tutto, basta lavorare!) svaluta molto la percezione che il selezionatore ha del vostro valore e non vi fa vedere realmente motivati.
Nei prossimi post vedremo più nel dettaglio come strutturare un buon curriculum e come farlo diventare lo strumento in grado di aprirvi più porte possibili.