La direzione della compagnia di navigazione Msc da Basilea governa un'impresa di 50 mila dipendenti e una flotta di transatlantici da crociera e grandi navi container. Mägli, 60 anni, assume donne semplicemente perché secondo lui sono meglio degli uomini: dimostrano un migliore spirito di squadra, lavorano meglio in team, non sono preda della competitività, non vogliono dimostrare sempre a tutti i costi la loro superiorità. Ma soprattutto lavorano per l'azienda, non per il proprio ego.
Mägli non ha un ufficio privato e nemmeno una segretaria personale, ma preferisce lavorare in una grande sala open space assieme a tutte le impiegate e se qualcuna ha delle difficoltà può chiedergli un consiglio in modo diretto. Una gestione in parte discutibile, perché in questo modo, pur avendo una squadra unicamente composta da donne, l’unico che abbia veramente potere decisionale, verrebbe da dire, è proprio lui.
In ogni caso bisogna prendere atto che dal 2005 ad oggi la Msc, grazie al suo team al femminile, ha aumentato il fatturato tra il 20 e il 25% all'anno. Fra l’altro Mägli non considera un problema i periodi di assenza per maternità, dopo il quale lascia che sia la dipendente a scegliere in che percentuale vuole dividersi tra lavoro e la famiglia, senza ansie né conflitti.
«Io non sono un benefattore, non sono un innovatore, sono solo un uomo d'affari che bada ai suoi conti, e scelgo i migliori, anzi le migliori», commenta Mägli con autoironia. Non è un caso che siano sempre meno gli uomini che si candidano per la Msc…